Vi proponiamo un discorso di Silo, il fondatore dell'Umanesimo Universalista, che ci è sembrato particolarmene attuale.
"Se Dio non è morto, allora le religioni hanno più d’una responsabilità nei confronti dell’umanità: oggi esse hanno il
dovere di creare una nuova atmosfera psicosociale, di rivolgersi ai propri
fedeli con attitudine di insegnamento per sradicare ogni traccia di fanatismo e
di fondamentalismo. Non possono restare indifferenti di fronte alla fame, all’ignoranza, alla malafede
ed alla violenza. Devono contribuire decisamente alla tolleranza e spingere al
dialogo con le altre confessioni e con chiunque si senta responsabile del
destino dell’umanità. Devono aprirsi, e vi prego di non considerare
irriverente quel che sto per dire, alle manifestazioni di Dio nelle differenti
culture. Ci aspettiamo che le religioni diano questo contributo alla causa
comune in un momento tanto difficile.
Se, invece, nel cuore delle religioni Dio è morto, allora possiamo essere sicuri che tornerà a vivere in una nuova
dimora, come ci insegna la storia delle origini di ogni civiltà; e questa nuova dimora
sarà nel cuore dell’essere umano, molto lontano da ogni istituzione e
da ogni potere."